1. Dopo aver ascoltato Issa, i sacerdoti e i saggi anziani decisero fra loro di non giudicarlo, perché non faceva del male a nessuno e, dopo essersi presentati davanti a Pilato, diventato governatore di Gerusalemme ad opera del re pagano del paese di Romeles, così gli parlarono:
2. "Abbiamo visto l'uomo che accusi di incitare il nostro popolo alla rivolta, abbiamo sentito le sue predicazioni e sappiamo che
è un nostro compatriota.
3. Ma i capi delle città ti hanno inviato falsi rapporti, perché è un uomo giusto che insegna al popolo la parola di Dio. Dopo averlo interrogato l'abbiamo congedato perché vada in pace".
4. Il governatore entrò in collera violentemente, e mando da Issa i suoi servi sotto mentite spoglie per spiare rutti i suoi atti e comunicare alle autorità anche le minime parole che egli rivolgeva al popolo.
5. Tuttavia, il santo Issa continuava a visitare le città vicine e predicava le vere strade del Creatore, esortando gli Ebrei alla pazienza e promettendo loro una pronta liberazione.
6. E in tutto questo tempo, molti lo seguirono ovunque andasse, molti non lo lasciarono e lo servirono come domestici.
7. E Issa diceva: "Non credete ai miracoli fatti dalla mano dell'uomo, perché soltanto colui che domina la natura è capace di fare cose sovrannaturali, mentre l'uomo non può né arrestare la furia dei venti né far venire la pioggia.
8. Tuttavia, c'è un miracolo che l'uomo può compiere: e quando, colmo di una credenza sincera, si decide a sradicare dal proprio cuore tutti i cattivi pensieri, e per raggiungere il suo scopo non percorre più le vie dell'iniquità.
9. E tutte le cose che vengono fatte senza Dio sono soltanto errori grossolani, seduzioni e incantesimi che dimostrano solo fino a che punto
l'anima di colui che pratica quest'arte e piena di inverecondia, di menzogna e di impurità.
10. Non prestate fede agli oracoli, solo Dio conosce il futuro; colui che ricorre a indovini insozza il tempio che e nel suo cuore e da prova di sfiducia nei confronti del suo Creatore.
11. La fede negli indovini e nei loro oracoli distrugge l'innata semplicità dell'uomo e la sua purezza infantile; una potenza infernale si appropria di lui e lo forza a commettere ogni specie di crimine e ad adorare gli idoli;
12. mentre il Signore nostro Dio, a cui nessuno è pari, è uno, onnipotente, onnisciente e onnipresente;
è lui che possiede tutta la saggezza e tutta la luce;
13. è a lui che dovete rivolgervi per essere consolati nelle vostre pene, aiutati nei vostri lavori, guariti dalle vostre malattie; chiunque farà ricorso a lui non sarà respinto.
14. Il segreto della natura è fra le mani di Dio, perché il mondo, prima di apparire, esisteva in fondo al pensiero divino; si
è fatto materia, è diventato visibile grazie alle volontà dell'Altissimo.
15. Quando vorrete rivolgervi a lui, ritornate bambini perché non conoscete nè il passato,
nè il presente, nè il futuro, Dio è il signore del tempo.