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SAHASRARA

Parola-chiave: Volontà spirituale,gioia

Affermazione: Sia fatta la Tua volontà, Nama ste

Il settimo chakra è il Sahasrara chakra, che vuol dire «chakra di mille volte tanto». Questo mille è un messaggio ultimo. Quando riusciamo a raggiungere l'aspirata unità dentro di noi, questa va donata a mille persone che dobbiamo cercare intorno a noi e alle quali dovremo comunicare la nostra gioia.

La contentezza che si assapora entrando nell'armonia dei Sahasrara è il massimo che si possa raggiungere nella vita e la fonte di energia pura. Questo chakra esprime la sua energia nell'uomo dall'età dai 43 ai 49 anni.

Per questa ragione a molti uomini, nonostante una bella moglie, bravi figli, una grande casa, un buon lavoro, stima sociale e ottimi amici, viene senza preavviso il dubbio: il dubbio di aver fatto la scelta giusta, di non essere più all'altezza nel lavoro, nella vita sessuale.

Invece di vincere questo dubbio cercando di conquistare la segretaria, dovrebbero verificare la qualità della loro vita. Ora hanno a disposizione i sette aspetti dell'energia vitale che possono portare al massimo della consapevolezza. La voglia di consapevolezza non è facile da riconoscere e la sua energia arriva alla donna nell'età compresa tra i 37 e i 42 anni. Anche lei avrà dei dubbi sul suo lavoro, che funga sia da direttrice, da casalinga o da madre.

La menopausa, seppur lontana, la vede avanzare come uno svantaggio; se non ha ancora figli deve decidersi quanto prima. Il settimo chakra si trova nel luogo della fontanella che ai neonati rimane aperta nei primi mesi, quasi per facilitare la riunione con l'energia cosmica.

Questo chakra è dunque un canale per l'energia più sottile che, una volta sperimentata, permette di vivere l'unione con l'universo, la perfetta beatitudine. Questo momento potrà durare anche un attimo, ma non verrà mai dimenticato. Lao Tse paria del «Vuoto che contiene tutto»; la psicologia umanistica di peak-experience. Vivendo questo momento, nel medesimo attimo si perde la vita e la si riacquista. Non esisterà più la paura di morire.

Dapprima l'energia cosmica viene canalizzata lungo e attorno la spina dorsale tino al muladhara chakra, per scomparire nella terra. Questa energia è molto forte e fuoriesce abbondantemente dal corpo. Possiamo sentirla tutti quando poniamo la mano aperta, con il palmo in giù, sulla testa a distanza di circa cinque centimetri sopra la testa. Bisogna avere molta delicatezza, perché, se non si procede in modo dolce, può nascerne una sensazione spiacevole di spossatezza.

Meglio non toccare i bambini sulla testa. Ricordate la sensazione strana quando pensavate che qualcosa vi stesse per cadere in testa? Sembrava che ci fosse un formicolio o un prurito o comunque avvertivate una parte molto debole nel posto della fontanella.

Possiamo immaginare che l'elemento sia la luce, che passando per la fontanella e il corpo calloso arriva all'epifisi dove il raggio luminoso viene scomposto in una miriade di colori, ognuno con una vibrazione propria.

La ghiandola del settimo chakra è l'epifisi, cioè la ghiandola pineale. Si trova in mezzo al cranio, tra i due emisferi cerebrali, sotto la fontanella e ha la forma di un imbuto, non più grande di un pisello. Anche le cellule delle pareti per quanto piccole hanno forma di imbuto. Sul fondo si trova una ghiandola grande come un seme di senape a forma di lente: qui si pensa che ci sia la sede dell'Essenza dei sensi. Questa essenza ha un aspetto obiettivo e concreto che sta in contato con il cervello: in un altro senso, soggettivo e astratto, sta in comunicazione con il cuore e rappresenta la polarità esistente. L'epifisi è presente in tutti i vertebrati. Negli uccelli il corpo regola il loro rapporto con il tempo, cioè misura la lunghezza della giornata.

In questo modo essi «sanno» quando è il momento di iniziare a fare i loro nidi. Ecco perché quando fa ancora molto freddo, si possono vedere gli uccelli prepararsi a nidificare. Nei mammiferi riveste funzioni di ghiandola endocrina e prende parte a un complesso sistema di controllo e di feedback, per la produzione e la stimolazione degli ormoni. Il ruolo fisiologico dell'epifisi, quale risulta dalle attuali ricerche, è notevolmente complesso.

La principale sostanza prodotta è la melatonina, che ha un importante ruolo nella depressione. Nell'epifisi vengono sintetizzati anche altri ormoni; oltre al triptofano, anche notevoli quantità di serotonina, che raggiunge il suo massimo di produzione durante il giorno. Tramite il sistema nervoso simpatico la luce e l'oscurità influenzano l'epifisi e, per effetto del buio, si liberano notevoli quantità di noradrenalina che stimolano la sintesi di melatonina.

La melatonina inibisce lo sviluppo e l'attivita delle gonadi, agendo probabilmente a livello ipotala-mico sulla produzione dei Rf (Releasing factors). Di contro, gli estrogeni, sopprimendo la liberazione di noradre-nalina a livello epifìsario, sopprimono anche la sintesi di melatonina.

I livelli di melatonina aumentano notevolmente, anche durante il giorno, in condizioni di stress e quindi è importante sapere quanto è sottile il sistema e quante interferenze sono possibili. Anche durante la gestazione, a soli 30-35 giorni di vita embrionale, compare l'abbozzo dell'epifisi. Si ipotizza che la depressione «innata» può essere causata da un irregolare sviluppo del feto in quel periodo. Altrimenti le cose possono spiegarsi soltanto con il concetto di Karma. Un altro dato importante per le donne è che, poco prima dell'ovulazione, i livelli di melatonina sono minimi anche di notte.

A volte bisogna esercitare la pazienza e accettare le condizioni come sono. Nascere donna ha vantaggi e svantaggi. La spossatezza che si sente per il cambiamento del fuso orario viene molto meno se si fissa il sole al tramonto. È importante che sia veramente al tramonto, perché fissare il sole arreca danni alla retina dell'occhio. La stimolazione dei raggi solari produce melatonina, il nuovo rimedio per il jetlag.

Una delle parole chiave è pace. La pace è la condizione grazie alla quale ogni cultura fiorisce nel suo inconfondibile modo. Questa è la definizione che Ivan Illich ha dato nel 1981 alla Conferenza asiatica per la ricerca della pace. Una volta la pace era vista come l'equilibrio fra i sovrani e il potere economico, senza tener conto del pacifico godimento di ciò che si aveva. Anche oggi l'attenzione va al benessere economico. Ma chi raggiunge questo obiettivo scopre poi una insoddisfazione che non può essere appagata dai beni materiali.

Si scopre che la qualità della vita interiore è l'ultimo gradino da oltrepassare per ottenere la serenità. Il problema maggiore sta nel fatto che non ci sembra possibile arrivare a tale scopo da soli. Si è divenuti incapaci di provvedere a se stessi; non solo, è anche impossibile sopravvivere senza un lavoro retribuito.

L'ultimo contadino che vive della propria terra, nella propria casa, viene costretto a partecipare al mondo del lavoro; nonostante il lavoro agricolo sia autosufficiente e non produca rifiuti, il contadino è costretto a pagare le tasse della nettezza urbana. L'altra parola chiave è libertà. In quest'epoca di progresso viene tolta anche al contadino la libertà. L'unica libertà da conquistare è quella interiore. Un'altra minaccia per la nostra pace è il dubbio. Il dubbio è quasi sinonimo di insicurezza: eccoci di nuovo vicini alla causa principale della paura.

Uno stato d'animo in agguato è sentirsi alienati, uno stato di non appartenenza che ha come complice la riflessione. La soluzione è «scendere», fare una lunga passeggiata e, dopo una bella doccia, lavorare la terra o un giardino, fare esercizi di grounding, ascoltare un tamburo. Tutti gli aspetti dei chakra si ripresenteranno in ogni ciclo, solo che sarà come se fossimo su un gradino più in alto; avremo una più ampia visione.

Ascendiamo a mo' di spirale lo stesso monte che Dante trovò davanti a sé nella selva oscura; andremo sempre più su, sempre più soli, con maggior sicurezza. I dettagli diventeranno più vaghi, gli orizzonti si allargheranno, finché avremo una visione totale di quello che si presenta nella luce.

Dobbiamo porre attenzione al momento in cui ci esponiamo in piena luce. La via più ovvia è quella diritta, ma più luce c'è, più ombra c'è! E più luce abbiamo davanti a noi, meno visibile è l'ombra dietro. Per conoscere tutto di noi bisogna conoscere anche l'ombra. Per conoscere l'ombra, l'altra «faccia», dobbiamo muoverci.

Conviene posizionare il corpo in modo che girando la testa a destra e sinistra vediamo da dove proviene la luce e che aspetto ha l'ombra. Lo chiamiamo semplicemente «orientarsi»; guardando l'oriente con la massima luce di mezzogiorno al Sud, vedremo anche il buio nel Nord. Spero che non sembri solo un gioco di parole.

L'energia del settimo chakra è governata dalla luna, il pianeta che «sa» come riflettere la luce ricevuta; questa luce non sarà mai troppo forte, ma illumina perfettamente il buio. La vita è un continuo viaggio verso la consapevolezza; si vive finché la vita è esaurita o fino all'illuminazione.

Non è possibile scendere da questo treno. Non è importante arrivare ora, ma cercare di comprendere da dove si viene e dove si va. Non porre dei limiti. Bisogna rimanere aperti e voler conoscere se stessi. Nosce te ipsum, «conosci te stesso».

Questo è ciò che la vita richiede. Ci sono quattro terminazioni di nervi maggiori, due che scendono e due che salgono, rispettivamente energia solare ed energia lunare; nello yoga si chiamano Pingala e Ida e trasportano energia sottile: noi siamo il risultato di tutte le energie dentro di noi.

Come persone possiamo cercare consapevolmente la conoscenza, ma il corpo ha la sua conoscenza, a volte sorprendente.

Fate questo gioco:

stendete le braccia davanti a voi, girate i polsi. Come avete girato i polsi? Se l'avete fatto senza pensare in modo spontaneo, il movimento sarà in un equilibrio armonioso. (Solo se fate intervenire la ragione, il movimento non sarà «speculare»). Domanda: Ho smesso di fare domande?

Esercizio.

Un aiuto per indurre calma e concentrazione: poggiare leggermente le dita della mano destra sulla fontanella, le dita della mano sinistra sul terzo occhio. Aspettare che si sentano pulsare chiaramente i due chakra.

Età uomo dai 43 ai 49 anni
Età donna dai 37 ai 42 annil
Parola-chiave la volontà spirituale, gioia
Affermazione sia fatta la Tua volontà
Forza positiva intuito
Archetipo eremita
Verbo trascendere
Loka/piano realtà
Aspetto del corpo midollo
Ghiandola epifisi
Ormone serotonina
Plesso area limbica
Colore bianco
Colore terapeutico viola
Yoga Raja
Metallo argento, la capacità umana di reazione
Pianeta Luna, Vishnu, Chandra
Livello essere nuovo
Livello psicologico disciplina spontanea
Livello ps. negativo psicosi
Paura buio totale, essere oltre la paura
Trappola sociale eretico
Attività sociale trascendenza
Nota si
Suono ni
Mantra Om
Aspetto di vita unione con il cosmo, l'abbandono del sé
Ostacolo dubbio
Freccia Armonia
Deità indiana Guru

Floriterapia

 

Rescue, Rock Water, Sweet Chestnut, Vervain, Walnut, Wild Oat

 

Cristalloterapia

 

Ametista, Fluorite, Quarzo Ialino, Diamante, Zircone, Zaffiro, Selenite.

 

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