Primo Chakra

MULADHARA

Parola-chiave: Autoaffermazione o volontà egoistica, base di paura, tristezza e rabbia

Affermazione: Ho sicurezza e ho voglia di vivere

 

Il primo chakra corrisponde alla prima età, quando facciamo i primi passi; per le bambine fino a sei anni e mezzo, per i maschi fino a sette anni. Ciascun periodo è governato in modo sottile nella stessa successione dall'energia di ogni chakra. Se studiamo il primo sviluppo di un neonato vediamo una crescita molto rapida che però diminuisce man mano.

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Questo vale anche per la quantità di informazioni che un bambino riesce ad assorbire; l'informazione; più importante è che ha un corpo, delle gambe con le quali può spostarsi, le mani con le quali può «fare», creare. Nello stesso tempo impara il linguaggio, analizza auto­maticamente tutta la grammatica in modo da poter formu­lare frasi perfette, anche assolutamente nuove. Assorbe l'accento dialettale e tante usanze con piena naturalezza. Queste capacità verranno poi a mancare, alla maggior parte di noi, dopo i dodici anni.

Tenendo presente tutto ciò possiamo renderci conto che non serve insegnare disciplina ai bambini fino a tre anni. Come ho già antici-pato, essi sono ancora nel tutto cosmico e non possono sottostare alle leggi dettate dal sociale. Non servirebbe nemmeno successivamente, perché il bambino, quando ha superato la metà del suo primo ciclo, è pronto a conformarsi al suo ambiente e quindi dovrebbe avere il piacere di accettare il suo gruppo e di adattarsi di sua spontanea volontà alle abitudini.

La Terra è il primo elemento e se si inizia a usare la sim­bologia come strumento di comprensione, diventa facile comprendere le relazioni esistenti. La radice della vita è la Terra: siamo di polvere e ritorneremo a essere polvere. Nella mitologia greca si dice che l'uomo è stato creato dalla creta e che la nostra madre è Gea: la Terra. La radi­ce della vita trova posto nel corpo ed è il chakra-radice che ha un centro preciso: il fondo, da dove parte la gamba destra ed inizia la gamba sinistra, gli arti che ci danno la possibilità di camminare sulla terra; e dove si incontrano la parte anteriore e quella posteriore del corpo.

È la zona degli organi di eliminazione. Sul piano psicologico questa zona è in correlazione con l'accettazio­ne della vita, che sarà di importanza basilare in tutta l'esi­stenza. La preoccupazione per l'integrità a volte diventa paura e quando diventa tanta il corpo reagisce: chi non ha sentito dire: «Se l'è fatta sotto!...».

Ciò è dovuto a una reazione del sistema nervoso che aiuta in tal modo la sopravvivenza, perché rende necessa­ria la sottomissione all'avversario, che così lascia stare l'oppositore. Chi vive con anticipo la paura di perdere reagisce conservando il più possibile certe forze. Questa «avarizia» può dare origine al contrario: la stiti­chezza. Il senso del primo chakra è l'olfatto il primo senso che il neonato usa attivamente. Gli animali si riconoscono in primo luogo attraverso l'olfatto; loro sanno riconoscere l'odore della paura (l'adrenalina che fuoriesce dai pori quando «sudiamo freddo»). Per questo i cani sanno chi ha paura.

L'adrenalina fa restringere i vasi sanguigni, aumentando quindi la pressione. L'effetto è duplice: una maggiore quantità di sangue nutre i muscoli ma blocca le funzioni digestive. L'uso dei profumi indica che l'olfatto è un senso importante. Però, chi sta bene in salute e chi segue la dieta giusta non ha bisogno di deodoranti o di profumi, perché avrà già un odore gradevole e attraente. L'animale del primo chakra è l'elefante con sette probo­scidi.

Anche in Europa l'elefante suggerisce la forza pri­mordiale: sa stare in un gruppo e sa morire da solo. Apprezziamo l'intelletto di questo animale perché si ricor­da dei suoi benefattori (come dei suoi nemici) ed è dolce: mangia solo verdura e conosce la propria forza, non schiaccerà mai un essere vivente. La rappresentazione con sette proboscidi sembra curiosa: simboleggia i sette aspetti dell'intera vita e di ogni periodo specifico, i setti tipi di energia che sono a disposizione nella giornata, insomma i sette chakra.

L'elemento Terra viene rappresentato da un quadrato o un triangolo con la punta in giù dipinto di giallo, che è il colore del primo chakra. Il colore giallo è anche il coloredell'apprendimento: vestite gli scolari di giallo! La sillaba (bija) o mantra che vi si rispecchia è LAM (ora viene pro­nunciato anche Long). La dea è Dakinì, che ha quattro braccia e occhi rossi; il suo splendore rappresenta l'intelli­genza pura. Il colore terapeutico è il rosso: l'eccitazione alla visione del sangue è uno scarico del primo chakra.

Il pianeta è Marte; la pietra è il corallo, che va montato in oro, in modo che sia possibile un contatto diretto con la pelle. Lo sport è la lotta e il pugilato, corpo contro corpo; in più persone, cioè in una squadra, lo sport più semplice è il calcio, giocato su un campo dalle misure ben stabilite e con certe regole da rispettare. Un po' più complicato è il rugby, perché la palla non è rotonda; la strategia cambia notevolmente, anche perché basta buttare la palla fuori del campo nemico sulla linea di fondo.

La posizioine nel sonno è a pancia sotto: la posizione pre­ferita dalle mamme per i neonati, di modo che non soffo­chino per un eventuale rigurgito di latte. Invece sembra che sia una posizione sbagliata per il buon funzionamento dei polmoni di un bimbo. In ogni caso, psicologicamente, ci si sente estremamente vulnerabili, perché non si può vedere. Per un adulto è una posizione di totale abbando­no, gradita dal corpo quando si è estremamente stanchi, sia fisicamente sia psichicamente. Lo strumento musicale è il tamburo, forse il primo stru­mento costruito dall'uomo.

Probabilmente si scoprì il pia­cere del rullio battendo gli alberi come il picchio alla ricerca di insetti; il suono cambia secondo il vuoto che fa da cassa armonica. Si cercò di ripetere il suono scoperto, perché dava la possibilità di comunicare a distanza. Ma il suono era anche eccitante. Chi non si ricorda quando cor­reva dietro alla banda del paese per sentire il più a lungo possibile il rullo dei tamburi. Come non ricordare il primo ritmo di cui abbiamo memoria: il battito del cuore? Camminare molto elimina il sintomo più importante del primo chakra: la stitichezza. Il suono più basso (quello che si riesce a cantare con un suono più basso) è la lettera L: cantando una consonante automaticamente segue una vocale, che è la A quando tutta la cavità orale è aperta.

Chiudendo le labbra si sente una M, ma se le labbra sono aperte, e si crea una costrizione nel palato si sente un suono nasale scritto come NG. Ognuno deve scoprire quello che preferisce perché non esiste un insegnamento uniforme. Per pronunciare il suono L si appoggia forte­mente la lingua alla base dei denti, la lingua si ingrossa in modo che riempia la bocca e il mento si abbassa. Si canta senza troppo sforzo, preferibilmente dopo aver digerito. Il cibo consigliato per equilibrare difficoltà in questo chakra è la carne, che velocemente fornisce un nutrimen­to pronto per l'assimilazione.

Però, per l'assimilazione della carne bastano tre metri d'intestino: ciò significa che, se mangiassimo solo carne - siccome l'intestino è lungo sette metri - gli altri quattro metri assorbirebbero solo tos­sine. Perciò è sempre opportuno combinare la carne con la giusta quantità di verdure per avere una digestione equilibrata in proporzione alla capacità dell'intestino. Alcune parole per il digiuno.

Come la musica, ispirata dalle Muse, purifica la nostra mente, così il digiuno può purificare il corpo e può elevare la coscienza. Però ci vuole molta attenzione. Ma un digiuno per un periodo più lungo va deciso con prudenza. Solo se non si lavora si può bere soltanto acqua. Se no, si deve iniziare pian piano, bevendo molti liquidi. Quando hai dei dubbi parla con il bambino che è dentro di te: i bambini piccoli sanno tutto. I grandi possono essere intel­ligenti in un campo e stupidi in un altro, ma i bambini stanno con la Totalità. Permettiti di essere guidato, per­ché un digiuno può essere più dannoso che vantaggioso.

La scelta dell'uso di droga di chi è afflitto da problemi del primo chakra molto probabilmente è l'eroina. Se posso azzardare un'ipotesi, penso che oggi chi usa l'eroina lo fa perché manca di un qualsiasi senso della vita.In fondo non esiste più la fase d'iniziazione alla soprav­vivenza; non ha più senso tramandare la conoscenza e la saggezza dei genitori.

Come terapia bisognerebbe purificarsi, sia da tossine, residui di alimenti, medicine, sia da idee inculcate dalla famiglia che hanno trovato un posto sbagliato. Per chi ha problemi di stitichezza o di cattiva digestione (aria, dolo­re, cattivo odore) una regola da rispettare sarebbe non mangiare prima di aver digerito.

Per chi non vuole leggere tra le righe: intendo dire digerire e defecare sia fisicamente sia psicologicamente. A proposito, andare al bagno accosciato dà maggiore soddi­sfazione. Chi conosce ancora il bagno alla turca? Oggi si sta seduti comodamente, ma eliminando l'uso dei riflessi principali.

Posso fare un invito a chi non lo hai mai fatto? Andate in un prato a fare i vostri bisogni, osservando tutti i fiori sbocciati, respirando il loro profumo. Senza fretta, e con piena soddisfazione, scoprirete quanta energia si ottiene. Il dominio del primo chakra è la sicurezza; la qualità psi­cologica: «Io sono il centro del mondo».

Il mondo per il bambino è la famiglia, e per l'adulto dovrebbe essere l'universo. Se si vive ignorando di esistere non è possibile la spinta a voler capire, non ci anima il desiderio di cono­scenza, che con l'aiuto della volontà ci guida alla consape­volezza di seguire lo scopo principale della vita.

Il funzionamento del primo chakra è influenzato anche dalla gravidanza e dalla nascita, non solo dai primi anni. Se la mamma o chi per lei non coccola il neonato, questo si sente rifiutato. Infatti molte persone hanno l'idea che i loro genitori non li amavano o «credono» di non essere il loro figlio. Queste idee ostacolano il funzionamento del chakra base e di conseguenza viene a mancare l'energia vitale. Il risultato è un senso di torpore, di stanchezza; può anche essere la spiegazione di un complesso d'inferiorità che sembra innato.

Domande: Come mi sento su questa Terra? Vedo le cose come sono? Conosco i miei limiti? Quanta energia ho?Di quanta sicu­rezza ho bisogno? Che cosa mi fa sentire al sicuro? Che cosa mi fa sentire insicuro/a? Quale delle piccole voci interiori dà risposta? Esercizi. Entrare in contatto con il corpo:

1. Sdraiarsi per terra sulla schiena con le braccia lungo il corpo; tirare su le gambe, spingere i piedi in su immaginan­do di voler toccare il soffitto per circa un minuto.

2. Girarsi a pancia in giù in modo rilassato e alzare in su lentamente una gamba, dopo un po' rimetterla giù e alzare l'altra gamba. Abbassare questa e risposare un momento.

3. Sempre a pancia in giù alzare le due gambe (Grillo), conti­nuando a respirare tranquillamente, dopo un minuto (o quando non hai più voglia) abbassare le gambe e riposare un momento.

4. Mettersi seduti sempre per terra, prendere con le mani ipiedi e inchinare la testa sulle ginocchia. Respirando rego­larmente, riempire bene i polmoni in modo che si aprano anche le costole fluttuanti. Respirare profondamente tre volte. Riposare.

5. Piegare una gamba come per mettersi nella posizione del loto, prendere con le mani il piede della gamba estesa, con le braccia e la schiena tirare la testa verso il ginocchio. Se non si riesce a prendere il piede, si tiene per la caviglia. Dopo un minuto riposare. Cambiare posizione e tirare la testa verso l'altra gamba. Riposare.

6. Alzarsi e appoggiare le mani per terra, respirare tranquilla­mente, piegare le ginocchia il più possibile, rialzarsi (sempre tenendo le mani per terra [elefante]). Si fa per tre volte. Mettersi in piedi, scuotendo le braccia. Riposare.

7. Ascoltare musica di marcia.


Scheda Tecnica e Corrispondenze


Età uomo
da 0 a 7 anni
Età donna Da 0 a 6 anni e mezzo
Parola-chiave: autoaffermazione egoistica,base di paura, tristezza e rabbia
Affermazione Ho sicurezza e ho voglia di vivere
Elemento Terra; Prithivi (India)
Animale Elefante con sette proboscidi, bue,toro
Forza positiva Stabilità, pazienza
Archetipo eroe, deva, diva, divino, anche solo se stessi
Verbo esistere
Loka/piano fisico
Organo retto
Senso olfatto
Organo recettivo naso
Organo attivo ano
Funzione defecare
Malattia stitichezza, emorroidi, obesità ecc
Ghiandola surrenali
Ormone adrenalina, epinefrine
Plesso autonomo pelvico
Aspetto del corpo «creta»
Colore giallo
Colore terapeutico rosso
Yoga Hatha
Metallo Ferro, sostegno della forza d'azione
Pianeta Marte, Ares (greco), Kuja (indiano)
Livello mondo angelico
Livello psicologico sopravvivere
Livello ps. negativo ansia, paura della paura
Paura Fisica, irrazionale
Trappola sociale Avidità
Attività sociale «grounding»
Posizione nel sonno a pancia in giù
Ore di sonno 10-12
Droga Eroina
Sigaretta sostituzione orale
Sport calcio, boxe, lotta
Nutrimento a base di carne
Strumento musicale Tamburo
Nota do
Nota indiana sa
Mantra (Mia) Lam, lang
Yantra quadrato, triangolo con la punta in giù
Aspetto di vita Sicurezza
Ostacolo desideri
Freccia Saggezza; Nord
Deità indiane Brahma, Dakìriì
Floriterapia Aspen, Beech, Chestnut Bud, Chicory, Crab Apple, Elm, Mustard, Olive, Rock Water, Willow
Pietre Corallo, Rubino, Granato, Diaspro, Ematite, Tormalina, Ossidiana, Onice
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