




Il primordiale celestiale cobalto,
si perdeva sugl'alti flutti del rosso drappo
imprigionato nella sinfonia delle mie mani danzanti.
Nudo,
il mio corpo,
Il primordiale celestiale cobalto,
si perdeva sugl'alti flutti del rosso drappo
imprigionato nella sinfonia delle mie mani danzanti.
Nudo,
il mio corpo,
Uomo rosso cavalcavi
ritto in sella nell’infinita
prateria della vita,
affrontando ogni giorno questo strano mondo.
Cadesti in un lamento
sullo spietato grembo materno,
la tua anima
scivolò in un torrente
il tuo cuore
trascinato via dalla corrente.
Nel tuo lungo sonno,
il Grande Spirito
ti parlò nel sogno,
e la mitica Aquila
si posò sulla tua spalla.
Apristi con coraggio lo sguardo,
sognando con amore
due lontane stelle
all’orizzonte.
Dolce melodia scivolata nel nulla,
un silenzio ti avvolge e nessuno ode più le tue note,
la tua appassionante fragranza solitaria si è consumata.
Fra le brune foglie l’ultimo tuo respiro
Evocate dal tremendo richiamo
s’inchinano le immagini del passato,
ferme e immobili nei loro momenti
di sublimi sentimenti e nobili tormenti,
il ricordo sprofonda nel vuoto,
senza tempo ne conforto…
Fresca,
la congelata invernale notte al sincero cuore,
che sulla brina cristallizzata
giace insieme alla Terra addormentata,
il beato animo non trema in quel ghiaccio
In un'abisso mantido di ghiaccio
scivola la mia carne priva di fiato,
bianca,
la sensazione di morte
sorvola invisibile miriadi d'ossa rotte.
Croci di fiori echeggiano di rugiada
fra falci di luce argentata,
piedi nudi calcano ghiaia acuminata
sangue incandescente impasta la terra addormentata.
Fra le macerie delle città
disseminate di fragranze senza età,
danza sul sentiero il cavaliere senza tempo,
remota la sua origine,
senza fine il suo desiderio di vite.
Scruta il Leone
nella valle sottostante
un laghetto incastonato tra le montagne,
ove la Nera Donna del Potere
custodisce la Coppa delle Stelle.
Vigile il Lupo
fiuta l'opalescente profumo
e crisantemi candidi evocano immagini.
Cogli l’attimo, vivi fino in fondo ogni tua scelta, ogni tuo momento, ogni tuo istante, assapora tutta la dolcezza e la tristezza, le gioie e i dolori che vivi, non fermarti mai, non arrenderti mai, continua a lottare, non far si che sia solo un attimo….fuggente, ma da quegl’istanti che vivi con tutto te stesso costruisci il tuo futuro.
Non smettere mai di sognare, anche se “ il mondo perdona spesso il criminale, ma mai il sognatore”(Oscar Wilde.)
Non rinnegare a te stesso i tuoi desideri, perché senza di essi sei un niente, sei uno dei “tanti”, non voglio essere un uomo comune, voglio essere me stesso anche quando gli attimi mi strappano gli occhi, mi bruciano le ali, mi torturano la mente, ma non potranno mai sfiorarmi il cuore, perché quando uno getta il suo cuore diventa nessuno, diventa uno dei tanti, diventa la massa, così anonima, così conformista con se stessa.
Troppa gente sogna la pioggia ma non si bagna, un sole, ma esso non li scalda, fantasmi dei loro stessi sogni, uomini invisibili, vivere è diventata la cosa più rara, infatti molti si limitano ad esistere.
Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si innamorarono perdutamente e da quel momento cominciarono a vivere un grande Amore... Allora il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, gli donò il tocco finale... la bellezza!
E decise anche che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna la notte, obbligandoli
senza volerlo a vivere separati. I due si intristirono molto quando capirono che non si sarebbero mai più incontrati.
La Luna diventava sempre più amareggiata malgrado la brillantezza che Dio le aveva donato, Lei soffriva di solitudine...Il Sole, a sua volta, aveva guadagnato un titolo di nobiltà "Re degli Astri", ma anche questo non lo rendeva felice...
Dio li chiamò e li disse "Non avete nessun motivo per essere tristi dopotutto avete una brillantezza che vi distingue l'uno dall'altra.
Tu Luna, illuminerai le notti fredde e calde, incanterai gli innamorati e sarai molte volte motivo di poesia..
Quanto a te Sole, sostenterai questo titolo perchè sei il più importante degli astri, illuminerai la Terra durante il giorno, fornirai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza farà le persone felici..." La Luna si intristì molto per il suo terribile destino e trascorreva i giorni piangendo.
Il Sole soffriva per la tristezza della Luna, ma non poteva lasciarsi andare perchè doveva darle la forza di accettare il destino che Dio aveva deciso per loro.
Il sole tramontava,
il crepuscolo s’avvicinava,
l’ora del magico momento invadeva l’aria.
Il vento primordiale
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