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A Scuola dallo Stregone (P.7) Chiarezza Mentale

A Scuola dallo Stregone (P.7) Chiarezza Mentale

Un uomo di sapere possiede la chiarezza mentale

La chiarezza mentale è il tema che fornisce un sen­so di direzione.

Il fatto che tutte le azioni siano preco­stituite significa che l'orientamento nell'ambito delle conoscenze trasmesse è ugualmente prestabilito.

Di conseguenza, la chiarezza mentale fornisce soltanto un senso di direzione, riconfermando continuamente la validità del percorso intrapreso attraverso le idee co­stitutive di

1 libertà di cercare una strada,

2 cono­scenza dello scopo specifico

3 essere fluido.

b2ap3_thumbnail_699914_44eb_625x1000.jpgLa convinzione che un uomo sia libero di cercare una strada, vale a dire la libertà di scegliere, non è in­congruente con la mancanza di libertà di innovare; le due idee non sono opposte e non interferiscono l'una con l'altra.

La libertà di cercare una strada si riferisce alla facoltà di scegliere tra diverse possibilità di azione egualmente efficaci e realizzabili. Il criterio di scelta consiste nel vantaggio che una possibilità dimostra ri­spetto a tutte le altre, in base alla preferenza di ognu­no.

Di fatto, la libertà di scegliere una strada dà un senso di direzione attraverso l'espressione delle incli­nazioni individuali.

Un altro modo per creare un senso di direzione deri­va dall'idea che ogni azione, compiuta nel contesto del sapere trasmesso, abbia uno scopo specifico.

Di conse­guenza, l'uomo di sapere ha bisogno della chiarezza mentale per mettere d'accordo le motivazioni che lo spingono ad agire con lo scopo specifico di ciascuna azione. La consapevolezza dello scopo specifico di cia­scuna azione è la guida di cui si serve per giudicare le circostanze relative al bisogno di agire.

Un corollario della chiarezza mentale è l'idea che, per consolidare la realizzazione delle azioni obbligato­rie, un uomo di sapere deve riunire tutte le risorse che gli insegnamenti hanno messo a sua disposizione.

Que­sta idea coincide con l'essere fluido e, dando a una per­sona l'impressione di essere malleabile e piena di ri­sorse, crea un senso di direzione.

Se non fosse stato per l'idea che l'uomo di sapere deve essere fluido, il ca­rattere vincolante di tutte le azioni gli avrebbe tra­smesso un senso di rigidità o di sterilità.

Diventare un uomo di sapere comporta un duro lavoro

Nel corso dell'addestramento, un uomo di sapere de­ve possedere o sviluppare una totale capacità di sforzo. Secondo don Juan, diventare un uomo di sapere com­portava un duro lavoro, che a sua volta denotava la ca­pacità di

(1) compiere uno sforzo drammatico

(2) es­sere efficaci 

(3) affrontare la sfida.

Nel percorso compiuto da un uomo di sapere, l'a­spetto drammatico è senza dubbio un elemento fonda­mentale, ed è necessario uno speciale tipo di sforzo per reagire a circostanze che prevedono uno sfrutta­mento drammatico.

Ciò equivale a dire che un uomo di sapere deve compiere uno sforzo drammatico. Pren­dendo come esempio il comportamento di don Juan, i suoi sforzi drammatici sembravano, a prima vista, sol­tanto la naturale conseguenza del suo carattere istrio­nico, mentre in realtà erano qualcosa di più di una re­cita e si avvicinavano piuttosto a una profonda convin­zione.

Attraverso lo sforzo drammatico, egli impartiva un particolare carattere di finalità a tutte le sue aziob2ap3_thumbnail_538448_523726054328615_1766721895_n.jpg­ni, che risultavano quindi inserite in un contesto in cui la morte era uno dei principali protagonisti.

A causa della natura pericolosa degli elementi con cui un uomo di sapere ha a che fare, è implicito che nel corso del­l'apprendimento la morte sia una delle possibilità.

Di conseguenza, lo sforzo drammatico derivato dalla con­vinzione che la morte sia un attore onnipresente è più che semplice istrionismo.

Questo tipo di sforzo non comporta soltanto il dram­ma, ma anche la necessità di raggiungere l'efficacia. L'azione deve essere efficace, canalizzata nel modo giusto e appropriata.

L'idea della morte incombente non crea solamente il dramma necessario all'enfasi ge­nerale, ma anche la convinzione che ogni azione com­porta una lotta per la sopravvivenza e che, se non vie­ne soddisfatto il requisito di efficacia, l'inevitabile con­seguenza è l'annientamento.

Lo sforzo drammatico comprende anche l'idea della sfida, vale a dire l'atto di verificare e dimostrare la pro­pria capacità di compiere un'azione entro i confini ri­gorosi della conoscenza impartita.

Il Silenzio (di Jiddu Krishnamurti)
A Scuola dallo Stregone (P.6) Uomo di Sapere

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