Si raggiunge il Paradiso veicolando verso l’alto quella stessa energia sessuale che – se veicolata verso il basso - conduce all’Inferno.
Detto tantrico
L’orgasmo senza eiaculazione, una volta padroneggiato, permette al mago - maschio o femmina che sia - di operare i suoi artifici sviluppando una potenza straordinaria. Negli istanti subito precedenti l’orgasmo, ma anche nel corso dell’intero rapporto, tutta l’energia sessuale viene veicolata verso i chakra superiori, dove, una volta accumulata, essa può venire utilizzata per gli scopi magici.
Durante lo svolgersi dell'attività sessuale, sia essa solitaria che di coppia, ci si dovrà sforzare di rimanere per quanto possibile concentrati su un dato obiettivo che si vuole realizzare.
Si fa poi in modo che tutta l’energia raccolta, nell'istante dell'esplosione orgasmica venga diretta al compimento dell’atto magico su cui si è mantenuta la concentrazione.
Ad esempio, se si volesse operare la guarigione a distanza di una persona si dovrebbe tenere ben salda nella mente l’immagine del suo volto e della parte malata del suo corpo.
Quindi nei momenti prossimi all’orgasmo, all’affluire dell’energia sessuale prima verso l’interno - dagli organi sessuali al coccige - e poi verso l’alto lungo la colonna vertebrale, questa andrebbe indirizzata nei chakra superiori - Cuore, gola e testa - e proiettata verso il soggetto prescelto in coincidenza con l'acme.
Tutta la procedura coinvolge anche degli aspetti di carattere più tecnico concernenti la concentrazione su di un particolare chakra piuttosto che su un altro, il corretto utilizzo della respirazione, la visualizzazione di rune o altri simboli, la recitazione di mantra o parole di potere, che coadiuvano tali operazioni magiche e sulle quali non intendo soffermarmi in questa sede.
È però certo che, a prescindere dalla conoscenza e dall’impiego cosciente di questi fattori di esecuzione tecnica, semplici pensieri o sentimenti benevoli, potenziati all’inverosimile dalla ferma concentrazione e dall’afflusso controllato di energia sessuale, e veicolati per mezzo del Cuore in direzione di qualcuno o di un obiettivo, non possono che avere su tale persona o evento un effetto massimamente intenso e salutare.
Si possono inviare in questo modo pensieri di guarigione così come di protezione da influenze maligne, pur non possedendo conoscenze particolareggiate circa le operazioni di esecuzione dell'atto magico.
L'Amore veicolato dalla ferma Volontà rappresenta l'unica indispensabile linea guida.
Il pensiero proiettato in occasione dell’operazione di guarigione non deve però mai essere un esplicito desiderio di rimozione della malattia dalla persona interessata, bensì un « moto del Cuore », un atto amorevole nei suoi confronti senza alcuna aspettazione riguardo un particolare risultato.
Il compito dell’operatore è inviare una forte forma-pensiero d’amore verso la persona malata, ma mai il desiderio che essa guarisca, in quanto la possibilità di ogni uomo di superare il proprio male dipende esclusivamente dalla capacità della sua coscienza di elaborarne il significato profondo.
Strappare via il male da qualcuno con la forza della magia – per quanto sia sicuramente possibile – dà luogo a un beneficio solo temporaneo, poiché la malattia è sempre l’esteriorizzazione di un problema psicologico interno che, se non elaborato in maniera cosciente, si manifesterà ancora sotto forme esteriori differenti e sempre più subdole: un’ulcera allo stomaco guarita per mezzo della magia può ricomparire più tardi come tumore.
Nessun mago ha il diritto di interferire con l’evoluzione personale di un altro uomo. Tutto ciò che può fare è indirizzare l’Amore guidato dalla Volontà verso una data persona o un dato scopo.
Sarà poi l’Intelligenza della Natura a decidere come è meglio che si manifesti questo amore in quella persona o in quell’evento: se con il risanamento... oppure con la morte.
E ciò vale per una guarigione così come per la realizzazione di un qualsiasi progetto, materiale o spirituale che sia: l'acquisto di una proprietà terriera o la realizzazione del divino.
Si guardi bene il mago accorto dall’utilizzare l’energia sessuale per il soddisfacimento dei suoi desideri personali.
Egli deve morire alla sua volontà e agire seguendo solo la Volontà del Sé, che è l’unica vera, grande Volontà.
Le bramosie del piccolo Io conducono invece inesorabilmente alla deviazione. Chi opera attraverso rituali di magia sessuale per ottenere successo economico, maggiore potere su altri individui o appagamento dei propri appetiti sessuali non è un vero mago... ma solo la sua ombra imperfetta e abortita.
Solo una coscienza ancora parzialmente infantile adopera delle forze così elevate per scopi così bassi. Seguendo tale condotta questo pseudo-mago diviene sempre più schiavo della sua natura inferiore, si identifica sempre di più con la sua macchina biologica e i suoi bisogni legati alla sopravvivenza, allontanandosi inevitabilmente sia dall’illuminazione che da una reale immortalità.
Si noti a tal proposito quanto non sia raro che un mago possa dare inizio a un cammino autenticamente tantrico, dove la magia sessuale viene insegnata e utilizzata per scopi elevati - cioè per giungere all'annullamento dell'Ego e non per il suo soddisfacimento - e che questo stesso mago scada poi nel corso degli anni, in maniera progressiva, per mezzo di impercettibili ripetuti scostamenti dalla “retta Via”, nelle più basse deviazioni, animato unicamente dal desiderio di imporre la propria influenza sugli adepti utilizzando le pratiche sessuali come mezzo.
Nulla è proibito al mago che agisce con il Cuore aperto e in conformità alla Volontà della sua anima.
Può far piovere o causare siccità, camminare sulle acque o aprire le acque del mare perché un popolo ci passi attraverso, viaggiare nel tempo, rendere invisibile una città o abbatterne le mura, annientare creature diaboliche e invocare l’aiuto di « entità celesti » di ogni genere.
Gli pseudo-maghi – cioè coloro che usano la magia per appagare i bisogni del loro piccolo Io – comunemente etichettati come “maghi neri” nella letteratura ufficiale, anziché polarizzarsi nei chakra superiori, e in particolare in quello del Cuore, operano, oltre che per mezzo dei consueti chakra inferiori (centro coccigeo, centro sessuale, centro del plesso solare) - come d'altronde fa ogni altro individuo identificato nella sua macchina biologica - anche attraverso tre chakra inferiori detti « chakra neri » che si situano in prossimità del chakra coccigeo ( muladhara ) sia nel maschio che nella femmina.
Tali centri di forza, di norma sconosciuti anche agli studiosi di esoterismo, consentono di praticare disgustose operazioni di magia nera, quale ad esempio può ritenersi la « possessione sessuale » - anche detta « legatura » - dell’individuo, allorquando una persona diventa sessualmente succube di un’altra.
Le operazione magico-sessuali possono anche essere svolte autonomamente, ma un'efficacia maggiore viene ottenuta lavorando in coppia. A questo proposito vorremmo spendere qualche parola circa il delicato argomento dell'età che i due componenti della coppia dovrebbero avere, onde evitare degenerazioni che in tal campo sono all'ordine del giorno.
Nel passato in Alchimia e Magia si utilizzava il termine «pupilla» per indicare la donna, solitamente molto giovane e vergine, coinvolta nelle operazioni dell’alchimista o del mago.
Essa rivestiva un ruolo subordinato rispetto all’autorità maschile, ma tale squilibrio in favore di una polarità piuttosto che l’altra oggi non è più accettabile, in quanto l’energia dell’Età dell’Acquario, o Eone di Horus, è prevalentemente femminile, per cui non si può più parlare di «pupilla», bensì di «sacerdotessa».
La «sacerdotessa» deve adesso rivestire un ruolo preminente in ogni «operazione a due vasi», cioè quelle operazioni di evocazione che, per risultare efficaci, prevedono la partecipazione di una coppia e non più di un singolo.
Non è pertanto necessario che la compagna del mago sia vergine o comunque di età molto giovane. Tutt'altro: affinché l'operazione magica sia più efficace, entrambi gli operatori devono aver compiuto i 21 anni ed essere perfettamente consapevoli di ciò che stanno facendo e del perché lo fanno.
Le potenti energie sottili che entrano in gioco devono essere dapprima note a livello intellettuale e quindi poter essere avvertite interiormente da entrambi gli elementi della coppia.
Qui si sta parlando di vera Alta Magia, non di disgustosi riti sacrificali pagani!
Entrambi i praticanti debbono esser giunti a un completo sviluppo psicofisico, il che implica lo stabilizzarsi di un ego maturo.
Devono inoltre aver prima studiato l'argomento sui libri e poi intrapreso un lavoro pratico su loro stessi. L'ignoranza, in questo caso ancor più che in ogni altro, è rischio di imperfetta riuscita e fonte di grave pericolo (per es.: possessione o infiltrazione da parte di elementali sessuali).
Lo sviluppo dell'essere umano procede per "balzi quantici" che vanno di 7 anni in 7 anni:-- da 0 a 6 anni si è bambini/e (sviluppo del corpo fisico/eterico);-- da 7 a 13 anni si è fanciulli/e (sviluppo del corpo fisico/eterico ed emotivo);-- da 14 a 20 anni si è adolescenti (sviluppo del corpo fisico/eterico, emotivo e mentale)(in questa fase si possono già portare i giovani a contatto con le conoscenze esoteriche);-- da 21 a 27 anni si è adulti nel pieno della giovinezza e praticanti a tutti gli effetti sul sentiero ermetico (fissazione completa degli altri corpi e sviluppo del «corpo di gloria»);-- dai 28 anni in su si attraversano le varie fasi della maturità che, laddove accompagnate da un parallelo percorso di sviluppo spirituale, portano alla saggezza e all'illuminazione.
Considerare la propria «compagna magica» come mero strumento operativo anziché una preziosa fonte spirituale la cui consapevolezza è indispensabile al conseguimento di qualsivoglia risultato magico/alchemico, è un atteggiamento prettamente "maschile" e maschilista ormai anacronistico, tipico del vecchio Eone di Osiride.
Nell'autentica «operazione a due vasi» il rapporto fra maschio e femmina è "alla pari", non gerarchico.
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