Blog di Camminidiluce

Diario di Pensieri, Insegnamenti, semplici impressioni della comunità di Camminidiluce

Va bene! Va bene!

Va bene! Va bene!

Una ragazza, in un villaggio di pescatori, restò incinta. I suoi genitori la picchiarono finché non confessò chi era il padre: “È stato il maestro zen che vive nel tempio fuori dal villaggio”.


I suoi genitori e tutti gli abitanti del villaggio si indignarono.
Una volta nato il bambino, accorsero al tempio e lasciarono il neonato ai piedi del maestro zen. Gli dissero: “Sei un ipocrita, questo bambino è tuo! Prendine cura!”.
Il maestro zen si limitò a replicare: “Va bene! Va bene!”. E diede il bambino a una donna del villaggio perché lo svezzasse e lo accudisse, facendosi carico lui delle spese.


In seguito a questo fatto il maestro perse la propria reputazione, i suoi discepoli lo abbandonarono, nessuno andò più a chiedergli consigli, e questo durò per alcuni mesi.


Quando la giovane vide tutto ciò, non sopportò questa situazione e raccontò a tutti la verità: Il padre del bimbo non era il maestro, ma il figlio del vicino. I suoi genitori e tutti gli abitanti del villaggio, allora, tornarono al tempio e si gettarono ai piedi del maestro zen.

Implorarono il suo perdono e chiesero che restituisse loro il bambino.

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Maschere

Maschere

Un giorno, assai prima che molti dèi fossero generati, mi svegliai da un sonno profondo e mi accorsi che erano state rubate tutte le mie maschere – le sette maschere che in sette vite avevo forgiato e indossato –, e senza maschera corsi per le vie affollate gridando: «Ladri, ladri, maledetti ladri».


Ridevano di me uomini e donne, e alcuni si precipitarono alle loro case, per paura di me.
E quando giunsi nella piazza del mercato, un giovane dal tetto di una casa gridò: «È un folle». Volsi gli occhi in alto per guardarlo; per la prima volta il sole mi baciò il volto, il mio volto nudo.

Il sole baciava per la prima volta il mio viso scoperto e la mia anima avvampata d’amore per il sole, e non rimpiangevo più le maschere.

E come in trance gridai: «Benedetti, benedetti i ladri che hanno rubato le maschere».
Fu così che divenni folle.


Kalil Gibran

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Nel parco con Dio

Nel parco con Dio

Un ragazzino voleva incontrare Dio. Sapeva che c’era molta strada da fare per giungere dove Egli viveva, così preparò la sua valigetta con un pacco di biscotti e sei bibite ed intraprese il suo viaggio.

 

Aveva percorso circa tre isolati quando incontrò un anziano. L’uomo era seduto nel parco e stava dando da mangiare ad alcuni piccioni.

Il bambino si sedette accanto a lui ed aprì la sua valigetta. Stava per bere un sorso della sua bibita quando si accorse che l’uomo sembrava affamato, così gli offrì un biscotto.

 

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Dovrebbe essere grato chi dà

Dovrebbe essere grato chi dà

Quando Seisetsu era il maestro di Engaku a Kamakura, a un certo punto ebbe bisogno di un alloggio più grande, perché quello in cui insegnava era sovraffollato. Umezu Seibei, un mercante di Edo, decise di donare cinquecento pezzi d'oro, che si chiamavano ryo, per la costruzione di una scuola più comoda. E portò questa somma all'insegnante. Seisetsu disse: «Bene. Lo accetto». Umezu diede a Seisetsu il sacco dell'oro, ma il contegno dell'insegnante non gli garbò troppo. Con tre ryo si poteva vivere per un anno, là ce n'erano cinquecento e il mercante non si era nemmeno sentito dir grazie.

«In quel sacco ci sono cinquecento ryo» osservò Umezu.

«Me l'hai già detto» rispose Seisetsu.

«Anche se fossi un mercante ricchissimo, cinquecento ryo sono sempre un mucchio di soldi» disse Umezu.

«Vuoi che ti ringrazi?» domandò Seisetsu.

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Il Sole e la Luna

Il Sole e la Luna
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Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si innamorarono perdutamente e da quel momento cominciarono a vivere un grande Amore... Allora il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, gli donò il tocco finale... la bellezza! 
E decise anche che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna la notte, obbligandoli
senza volerlo a vivere separati. I due si intristirono molto quando capirono che non si sarebbero mai più incontrati. 


La Luna diventava sempre più amareggiata malgrado la brillantezza che Dio le aveva donato, Lei soffriva di solitudine...Il Sole, a sua volta, aveva guadagnato un titolo di nobiltà "Re degli Astri", ma anche questo non lo rendeva felice...
Dio li chiamò e li disse "Non avete nessun motivo per essere tristi dopotutto avete una brillantezza che vi distingue l'uno dall'altra.


Tu Luna, illuminerai le notti fredde e calde, incanterai gli innamorati e sarai molte volte motivo di poesia..

Quanto a te Sole, sostenterai questo titolo perchè sei il più importante degli astri, illuminerai la Terra durante il giorno, fornirai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza farà le persone felici..." La Luna si intristì molto per il suo terribile destino e trascorreva i giorni piangendo.

Il Sole soffriva per la tristezza della Luna, ma non poteva lasciarsi andare perchè doveva darle la forza di accettare il destino che Dio aveva deciso per loro. 

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Notti Insonni?

Addormentarsi è un'impresa?

Dormire continuamente tutta la Notte un Miraggio? 

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