Blog di Camminidiluce

Diario di Pensieri, Insegnamenti, semplici impressioni della comunità di Camminidiluce

Perchè le persone gridano?

Perchè le persone gridano?

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:

"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" disse uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "allora non è possibile parlargli a voce bassa?"
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.


Allora egli esclamò:
"Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?
Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro.


D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano.


E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo:

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Stati di Coscienza ( di P.D. Ouspensky )

Stati di Coscienza ( di P.D. Ouspensky )
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" Le funzioni psichiche e le funzioni fisiche non possono essere comprese fintanto che non sia compreso che le une e le altre possono lavorare in differenti stati di coscienza.

Vi sono quattro stati di coscienza possibili per l'uomo. Ma l'uomo ordinario, in altri termini, l'uomo , non vive che negli stati di coscienza più bassi. I due stati di coscienza superiori gli sono inaccessibili, e benché egli possa averne coscienza a sprazzi, è incapace di comprenderli e li giudica dal punto di vista dei due stati di coscienza inferiori che gli sono abituali.

Il primo, il sonno, è lo stato passivo nel quale gli uomini trascorrono un terzo e sovente anche la metà della loro vita.

Il secondo, nel quale passano l'altra metà della loro vita, è quello stato in cui camminano per le strade, scrivono libri, discutono di soggetti sublimi, si occupano di politica, si ammazzano a vicenda: è uno stato che considerano attivo e chiamano "coscienza lucida", o "stato di veglia" della coscienza.

Queste espressioni di "coscienza lucida" o "stato di veglia della coscienza" sembrano essere formulate per scherzo, specialmente se ci si rende conto di ciò che dovrebbe essere una "coscienza lucida" e di ciò che è in realtà lo stato nel quale l'uomo vive e agisce.

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Respiro

Respiro

Se riesci a intervenire sul respiro, improvvisamente ti ritroverai nel presente.
Se riesci a intervenire sul respiro, conseguirai la fonte della vita.
Se riesci a intervenire sul respiro, potrai trascendere il tempo e lo spazio.
Se riesci a intervenire sul respiro, sarai nel mondo e al tempo stesso lo trascenderai.

Osho

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Eraclito Tutto scorre (panta rei).

Eraclito  Tutto scorre (panta rei).
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Difficile è la lotta contro il desiderio, poiché ciò che esso vuole lo compra a prezzo dell'anima.

La malattia rende dolce la salute, la fame rende dolce la sazietà, la fatica dolce il riposo.


La via in salita e la via in discesa sono un'unica via.


Comune è nel cerchio il principio e la fine.


La stessa cosa è il vivente e il morto, il desto e il dormiente, il giovane e il vecchio, perché queste mutandosi sono quelle e quelle a loro volta mutandosi queste.

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un Pensiero di don Tonino, Vescovo di Molfetta

un Pensiero di don Tonino, Vescovo di Molfetta

"Cari amici,come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!


Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!
Posso dirvi però una parola. 


Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”!
La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini.

La Risurrezione. 


Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla.
Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. 
Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati. 

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Vedere il proprio condizionamento (Jiddu Krishnamurti)

Vedere il proprio condizionamento (Jiddu Krishnamurti)

Tratto da: Può cambiare l'umanità? (Ubaldini ed.)

È possibile per noi esseri umani, esseri umani che vivono nel mondo ter­ribile che abbiamo creato, trasformarci radicalmente? Il problema è tutto qui.

Alcuni filosofi e altri hanno affermato che il condizionamento umano non si può cambiare radicalmente; lo si può modificare, rifinire e migliorare, ma la qualità fondamentale del condizionamento non si può alterare. Sono in molti a pensarla così, gli esistenzialisti, ad esempio. Perché accettiamo questo condizionamento?

State seguendo, spero, il ragionamento. Perché accettiamo il nostro condizionamento, che ha prodotto un mondo letteralmente folle, dissennato? Dove vogliamo la pace e vendiamo armamenti, dove vogliamo la pace e creiamo divisioni nazionalistiche, economiche, sociali, dove vogliamo la pace e tutte le religioni, le organizzazioni re­ligiose, ci fanno sentire separati come lo sono loro.

C’è un’enorme con­traddizione tanto all’esterno che dentro di noi. Mi chiedo se ci rendiamo conto di tutto questo dentro di noi, non di quello che succede fuori. La maggior parte di noi sa cosa sta succedendo fuori, non occorre un’intelli­genza particolare, basta osservare. E la confusione esterna è in parte re­sponsabile del nostro condizionamento.

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Il Silenzio (di Jiddu Krishnamurti)

Il Silenzio (di Jiddu Krishnamurti)
Silenzio

Il silenzio ha molte qualità.

C'è il silenzio fra due rumori, il silenzio fra due note e il silenzio che si allarga nell'intervallo fra due pensieri. 

C'è il singolare, quieto, pervadente silenzio che si diffonde in campagna alla sera ; c’è il silenzio nel quale si ode il latrato di un cane in lontananza o il fischio di un treno che arranca per una ripida salita; il silenzio che regna in una casa quando tutti sono andati a letto, e il suo particolare risalto quando ti svegli nel cuore della notte e ascolti un gufo gridare nella valle; e c’è il silenzio che precede le risposte della compagna del gufo.

C’è il silenzio di una vecchia casa abbandonata, e il silenzio di una montagna; il silenzio fra due esseri umani quando hanno visto la stessa cosa, sentito la stessa cosa, e agito. 

Quella notte, specialmente in quella valle remota con le antichissime colline e i loro macigni di forma singolare, il silenzio era reale come la parete che toccavi. E tu guardavi dalla finestra le stelle luccicanti.

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Uomo Sacro

Uomo Sacro

Un uomo Sacro ama il silenzio, ci si avvolge come in una coperta: un silenzio che parla, con una voce forte come il tuono, che gli insegna tante cose.

Uno sciamano desidera essere in un luogo dove si senta solo il ronzio degli insetti.

Se ne sta seduto, con il viso rivolto a ovest, e chiede aiuto.

Parla con le piante, ed esse rispondono. Ascolta con attenzione le voci degli animali. Diventa uno di loro.

Da ogni creatura affluisce qualcosa dentro di lui.

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Rivoluzione o Evoluzione?

Rivoluzione o  Evoluzione?

Si parla tanto di Rivoluzioni, di guerre da fare per portare la Pace...

Un antico detto Irochese racconta:

Pace non é solo il contrario di guerra, non é solo lo spazio temporale tra due guerre…
Pace é di più.
E’ la Legge della vita.
E’ quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia.

Parliamo tanto di andare contro questo o quel potere che consideriamo ingiusto, ma alla fine non facciamo che rafforzarlo, perche il nostro intento non è di Pace, ma un altra guerra per far valere i nostri egoismi spacciandoli per giustizia arrivando anche a definirli espressioni di Volonta'  Divine...

La nostra civilta' e' basata sulla guerra,sull'odio del diverso...sul dover avere a tutti i costi un Nemico da combattere per mantenere e proteggere il nostro Bene....

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L’uomo non ha limiti

L’uomo non ha limiti

“Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo.

L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui, in questo mondo.”
— Giordano Bruno

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Notti Insonni?

Addormentarsi è un'impresa?

Dormire continuamente tutta la Notte un Miraggio? 

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